FILOSOFANDO TRA ARTE E NATURA – “Tutta un’altra storia”

“E’ proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva..”

Una fotocronaca, una storia, luoghi inventati a partire da una fotografia. Narrazioni , parole, punti di vista diversi. Non si tratta di “parlare” di fotografia, l’immagine fotografica è un bellissimo pretesto che ci  porta  a ragionare attorno al concetto di verità e di oggettività.

Siamo davanti ad una immagine ma anche lì dentro la foto stessa, grazie alla quale I bambini attivano i loro pensieri grandi immaginando  soluzioni e possibilità. Ipotizziamo e interpretiamo l’immagine dandone una lettura ognuno dal proprio punto di vista e inventiamo una   storia fotografica con il nostro sguardo attraverso una visione nuova.

I bambini della scuola dell’infanzia  osservano una immagine fotografica. Ci sono colline, mare o lago, un ponte e nessuna figura umana.

  • Chi l’avrà scattata questa foto?
  • Un signore! Una signora! le maestre!
  • E dove si trovava chi l‘ha scattata?
  • Non lo possiamo sapere
  • Sul ponte!
  • Cosa vedete?
  • È un mare e ci sono le montagne!
  • È un lago!
  • È primavera
  • No estate!

I bambini avvicinano il viso alla foto per vedere meglio

  • Guardando da vicino si vede un gabbiano!
  • Cosa potrebbe esserci dopo il ponte?
  • Una scaletta che va in un sottomarino
  • Per me nel mare ci sono gli squali
  • Il ponte non porta da nessuna parte!
  • E’ un porto!
  • E’ una strada lunga!
  • Non c’è nessuno!
  • Forse tra poco arriverà una nave…

Si potrebbe andare avanti all’infinito mettendosi nei panni di chi ha scattato la foto, perché si trovava li, che cosa ha catturato la su attenzione…
Bene ora noi modifichiamo l’immagine, come la vediamo noi, come vorremmo che fosse. La nostra foto personale, la nostra storia, il nostro punto di vista,  tutta un’altra storia.
Così l’aula si trasforma in una vera e propria officina, con carta colorata, ritagli di giornale, colla, colori e cosi via. I bambini parlano tra loro e mostrano l’uno all’altro ciò che stanno facendo, è molto divertente e le loro opere davvero originali frutto della loro creatività.
La foto ora diventa la macchina del nonno, la casa di febbraio, le montagne russe, tutti titoli dati da loro. Tanti punti di vista che si incrociano e generano realtà nuove ugualmente vere.

Lo stesso laboratorio con le bambine e i bambini di quinta.  Gli spunti offerti da Ilaria Rodella durante le formazioni, dove le stesse maestre e maestri hanno svolto i laboratori, sono ricchissimi per ogni  gruppo classe, dall’infanzia alle classi quinte.
Con loro inizio mostrando una fotografia di  Franco  Fontana. Qui ci sono anche le persone.

Colgono particolari sui quali si soffermano moltissimo.

  • E’ una foto scattata tanto tempo fa.
  • Si capisce dai capelli e dai vestiti
  • Sono in America!
  • Possiamo saperlo con certezza?
  • No dovremmo chiederlo a chi l’ha scattata.
  • Ma il fotografo per me è una donna!
  • Quella colonna da dove viene?
  • Per me è stata scattata inizio autunno, si capisce dalla luce.

Sostiamo a lungo sulla luce: luce tardo-autunnale, inizio-primavera, fine estate, la luce del mattino, della sera  e così via .

  • Ci sono delle cassette verdi per la posta..
  • Forse sono per i giornali!

 Si susseguono soluzioni e possibilità su cosa stanno facendo le persone nella foto. Aspettano l’autobus, lei è ha lasciato il suo ragazzo, dentro c’è un bar, stanno giocando, no è una sala da biliardo, si legge una scritta, lei pensa, lui dice.
Anche a loro fornisco una immagine fotografica (la stessa utilizzata per i bambini dell’infanzia) sulla quale lavorare individualmente: adesso modificate l’immagine creando una storia vostra come se foste voi a scattare! Anche con loro c’è molta concitazione e aspettativa e carta ovunque. Alla fine si chiede di dare un titolo alla foto,  non alla propria bensì a quella dei compagni.

  • Ti riconosci nel titolo (altro punto di vista) che ti ha dato il tuo compagno o compagna?
  • Insomma, io avrei usato altre parole, però mi piace lostesso!

Ogni volta a conclusione dei laboratori si aprono nuovi scenari e nuovi spunti sui quali poter riflettere e lavorare. Queste immagini / storie potrebbero a loro volta essere un buon punto di partenza per creare altri mondi, magari questa volta mettendoli per iscritto, insomma le possibilità per aprire le menti potrebbero essere tantissime!

News e laboratori a cura di Francesca Saltarelli; i laboratori sono stati  svolti insieme alle insegnanti della scuola dell’infanzia “E.Berardi” di S.Orso e Scuola Primaria “F:Montesi” classe 5C.

Un ringraziamento speciale a Ilaria Rodella.

LINK

www.ludosofici.com

https://www.artribune.com/professioni-e-professionisti/didattica/2017/05/dialoghi-di-estetica-ludosofici/